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Risvegliare il metabolismo e bruciare i grassi


Vediamo Come risvegliare il metabolismo

 Attraverso dieta corretta e attività fisica si possono bruciare i grassi e perdere i chili di troppo, senza dover contare in modo maniacale le calorie, ma sapendo scegliere i cibi giusti.

 Parliamo esattamente di cosa è il metabolismo, e del perché, nonostante le diete ferree a cui si sottopongono, molti di noi non riescono a dimagrire.


Cibi per risvegliare il metabolismo

andiamo per gradi:

 

Il metabolismo è l'insieme di ana\costruzione e cata\distruzione

è l'insieme cioè delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono all'interno di un organismo, attraverso le quali si producono e si elimina l'energia e le molecole di cui il corpo ha bisogno per sopravvivere.

 

In ogni momento del giorno e della notte, abbiamo bisogno di energia.

E da dove ci viene?

 

Il nostro corpo è una macchina molto efficiente e perfetta, capace di trasformare l’energia chimica, presente nel cibo, in energia di legame chimico delle molecole di ATP (adenosina trifosfato), che sono la fonte energetica di cui ha bisogno l'organismo per funzionare.

 

In effetti le calorie, quanto contano?

Se voglio sapere quanta energia contiene una mela, mi basta bruciarla completamente (così tutta la sua energia chimica sarà trasforma in energia calorica), e misurare il calore emesso da quella combustione.

 

Un grammo di carboidrati o d iproteine  sviluppa circa 4 kcal, mentre la stessa quantità di lipidi circa 9 kcal.

Pertanto Di ogni alimento si può determinare l'apporto energetico medio sulla base di questi macronutrienti.

 

In calorie vengono espressi sia il contenuto energetico degli alimenti, sia il dispendio energetico del corpo umano. Quindi, se l'apporto di calorie ingerite è inferiore a quelle spese dall'organismo,( facendo movimento, lavorando etcc) esso dovrebbe utilizzare i depositi del corpo (accumuli di grasso), e di conseguenza si dovrebbe dimagrire.

 

Ma, come tutti sanno fin troppo bene e in particolare i "maniaci" delle diete ipocaloriche, questa "formuletta" non sempre funziona...

 Bisogna pertanto chiarire che il corpo di queste persone mette in atto precisi programmi di sopravvivenza della specie umana, nel momento in cui si verificano particolari condizioni ambientali.

 

In mancanza di cibo, il corpo di molti di noi entra in uno stato di allerta in particolare nel caso delle donne sui fianchi, perchè il corpo conserva quell'antico ricordo necessario a salvaguardare il feto nei periodi di carestia, iniziando ad accumulare grassi e bruciando nel contempo massa magra (muscoli), meno necessaria alla sopravvivenza. Perderemo così vigore, ma non grasso!

 

In pratica, se tagliamo le calorie, il nostro organismo si comporta come avrebbe fatto nel Paleolitico di fronte a una delle frequenti carestie che la nostra specie doveva affrontare.

 

Ridurre le calorie ai pasti quindi, non è sempre la migliore strada da percorrere per dimagrire!

 

Le calorie “vuote”.

Perché ci sia una efficiente "combustione" degli alimenti, occorre la presenza di enzimi, vitamine, minerali, oligoelementi  e acqua. Si parla di cibi con calorie "vuote", quando contengono solo "carburante", ma non i fattori che favoriscono la combustione. È il caso dei cibi   ricchi di zuccheri raffinati e grassi saturi.

 

Mentre invece, frutta e verdure crude, cibi fermentati (crauti, yogurt, kefir meglio se preparato naturalmente con i batteri in granuli ), pesce, cereali senza glutine, legumi (in modica dose) apportano valide quantità di micronutrienti.

 

Anche per questo dobbiamo fare attenzione alla qualità del cibo, più che alla quantità o alle mere calorie: una spremuta di arancia non zuccherata ha quasi le stesse calorie di una bevanda dolce gassata, solo che la prima è un alimento "pulito" e ben metabolizzato dall’organismo, mentre il secondo è un mix di zucchero raffinato, coloranti, conservanti e aromatizzanti che il corpo smaltisce con grande difficoltà e fa alzare il picco di glicemia con il risultato di avere fame subito dopo .

 

quante volte mi sento dire...Mangio poco, eppure ingrasso...

Perché c'è chi può permettersi di mangiare tanto senza ingrassare, mentre altri prendono facilmente chili di troppo anche senza sgarrare?

È una questione di metabolismo. 

 

Il destino metabolico delle calorie di un certo alimento dipende dall'effetto che esso ha sul sistema psico-neuro-immuno-endocrino della persona, sapendo che ogni essere umano è unico e irripetibile. In base all'ora della giornata, allo stato d'animo, alla temperatura esterna, allo stato di infiammazione cronica del corpo.

 

Ed ecco un esempio pratico:

Le calorie di una patata mangiata a pranzo seguiranno una via metabolica che le porterà a essere rapidamente bruciate, mentre se la mangiate a cena, verranno trasformate in grasso di deposito.

 

I carboidrati alla sera stimolano la secrezione di insulina, la quale andrà a impedire la secrezione notturna dell'ormone della crescita GH, un potente brucia-grassi, fondamentale per la sintesi di muscoli, ossa, organi e tessuti.

 

Se l'organismo è, tra l'altro, in una situazione di infiammazione generale e cronica (dovuta soprattutto a un'alimentazione sbagliata, troppo ricca di zuccheri raffinati, proteine e grassi animali, e cereali non integrali assunzione di farmaci, patologie varie), vengono prodotte molecole chiamate citochine infiammatorie, che bloccano i recettori per l'insulina e costringono il pancreas a produrne di più: questo significa maggiori probabilità che le calorie dei carboidrati si trasformino in grassi.

 

Stile di vita se l'organismo è stressato: il cortisolo, l'ormone prodotto in situazioni di stress, aumenta lo zucchero nel sangue a partire dalle proteine dei muscoli (autocannibalismo); ciò determina una maggiore produzione di insulina e conseguente accumulo dì grasso,  specialmente addominale.

 

Ultimo, ma non meno importante: è la qualità di ciò che mangiamo a fare la differenza, rispetto  alla  quantità. Chi, per esempio, mangia soltanto cibi confezionati da fast food con una manciata di patatine fritte salse varie, credendo di aver mangiato non si sazierà e trasformerà quasi tutto ciò che ha ingerito in grassi (cioè "cibo spazzatura" viene smaltito con maggiore difficoltà dall'organismo), mentre chi fa un pasto completo ed equilibrato di cibi sani ed equilibrati tra di loro indipendentemente dalle calorie ingerite manterrà in azione il metabolismo e non ingrasserà.

 

Attenzione all’insulina.

A parità di calorie, i cibi si distinguono in base alla loro capacità di stimolare la secrezione insulinica. Da questo punto di vista, i prodotti di pasticceria e i dolciumi sono davvero deleteri : zuccheri semplici, sommati ai grassi (panna, oli, burro) sono lo stimolo principale per la secrezione insulinica.

 

È curioso sapere che la pasta ha un indice insulinemico che è la metà di quello del pane bianco. E siccome anche certe carni, soprattutto rosse, aumentano l'insulina, chi segue diete iperproteiche sappia che, progressivamente, tenderà a sviluppare una resistenza insulinica, per cui si verificherà una ripresa di chili, di grasso e rischio di diabete appena si torneranno a introdurre nella dieta cibi ricchi carboidrati.

 

I consigli per ritrovare la linea: scegliere cibi con basso indice insulinico, specie la sera (no a pasta, riso, pizza, patate, carni rosse), freschi e biologici; tenere conto dell'effetto termogenico dei cibi, ovvero la quantità di energia spesa per la digestione (le persone che tendono a ingrassare possono aumentare la risposta termogenica con una camminata di mezz'ora dopo il pasto).

 

Evitare cibi che causano uno stato infiammatorio generale come zucchero, sale, pane, formaggi, salumi, grassi trans (pasticceria industriale, cibi troppo ricchi di Omega-6 (oli di semi) o cotti a temperature elevate; evitare le diete ipocaloriche  che tendono, come detto, a far diminuire la massa magra prima di quella grassa; controllare e migliorare la flora microbica intestinale fare almeno 1 volta a settimana almeno 16 ore di digiuno per mettere a riposo gli organi e favorire l'azione fagocitaria delle cellule estranee i batteri ;

incentivare il consumo di cibi che stimolano il metabolismo a bruciare grassi.


PER RISVEGLIARE IL METABOLISMO

bisogna seguire un'alimentazione corretta (meglio non fare spuntini, in modo da stimolare la secrezione di glucagone (altro ormone brucia-grassi); dormire a sufficienza ma soprattutto bene ; detossinare il corpo bevendo almeno 1litro e 1\2 d'acqua; ridurre lo stress facendo attenzione al qui e ora semplicemendo piccola meditazione concentrandosi sul respiro ed osservando il momento presente, senza pensare al passato o al futuro; effettuare attività fisica aerobica e di potenziamento muscolare (i muscoli bruciano calorie).

 

L'attività fisica rappresenta un cardine del cambiamento metabolico da brucia zuccheri a brucia-grassi.

 Aumenta la sensibilità insulinica, stimola la liberazione di GH e aumenta la sintesi di massa muscolare. Oltre all'attività aerobica classica, molto consigliato è l'allenamento intermittente ad alta intensità. Soprattutto ben noti sono gli effetti positivi dell'attività fisica su tutte le sostanze (ormoni, citochine, neurotrasmettitori) che hanno la funzione di regolare il metabolismo .

 

I fattori che incidono negativamente sul metabolismo sono: scarsa ma anche eccessiva attività fisica (in eccesso, stressando l'organismo, rallenterà il metabolismo invece di aiutarlo).

 

Basterebbero tre minuti di attività fisica intensa al giorno per migliorare il proprio metabolismo. salire e scendere le scale a piedi, posteggiare la macchina a 2 isolati dal lavoro ,alzarsi dal compiuter almeno ogni 30 minuti facendo piccoli movimenti sulla schiena per allentare la tensione

 

I nostri nemici.

 

Stress psico-sociale cronico: per ridurlo, possono essere utili le tecniche di respirazione,meditazione, lo yoga, il training autogeno, l'utilizzo di piante "adattogene" e fitoterapia l'omeopatia.

 

Il sonno non ristoratore: dormire ma svegliarsi stanchi crea  accumulo di tossine ambientali e metaboliche, che bloccano la capacità delle cellule di bruciare i grassi.

 

Per depurarsi, una dieta sana e ad o un litro e mezzo d’acqua al giorno.

Possono essere utili la fitoterapia, l’omeopatia, la fangoterapia,idroterapia gli ultrasuoni le onde elastiche la radiofrequenza, i massaggi personalizzati decontratturanti, drenanti il bagno turco


Da la sveglia al metabolismo con questa tisana!

 

Ingredienti per la tisana:

20 g di foglie di boldo (agiscono come protettore epatico e disintossicante)

20 g di foglie di elicriso (proprietà antinfiammatorie, antiallergiche, cicatrizzanti e lenitive)

un pizzico di peperoncino,(azione antibatterica, analgesica, antinfiammatoria e aiuta  a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo)

 

Preparazione e modo d'uso.

Con il mix di erbe consigliate, prepara un infuso.

Versa un cucchiaino del composto di erbe in una tazza d'acqua bollente, lascia intiepidire. Unisci il peperoncino a tocchetti.

Dopo 5 minuti filtra e bevi senza zuccherare.

 

La dose consigliata.

Bevi 3-4 tazze di tisana dopo i pasti principali.

 

Perché fa bene.

Entrambe queste erbe hanno effetti antinfiammatori sul tratto digestivo ma, in particolare, il boldo è diuretico, vince la stipsi e tonifica il fegato, mentre l'elicriso aiuta a controllare il livello di zuccheri nel sangue, con un'azione "sbloccante" a livello metabolico.

 

 
 
 

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