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LA MENOPAUSA...ovvero fisiologicamente ... DARE a sè

Io posso

La menopausa può essere un momento difficile nella vita di una donna, ma grazie allo yoga meditazione massaggi  e altro può essere vissuta con saggezza

 

tra gli atteggia­menti mentali che si riscontra­no più di frequente nel­le donne in menopausa possono esserci: rasse­gnazione, auto-svalu­tazione, scetticismo e resistenza al cambia­mento. Il tutto si può riassumere nella frase “io non posso” (occu­parmi di me, vivere in modo sereno, stare be­ne) con tutto quello che questo modo di porsi comporta a livello psi­co-emotivo. Come se, in questo periodo della vita, la donna potesse so­lo subire i cambiamenti, senza poter reagire. La nostra cultura tende a esagerarne i disagi. Se ci si lascia condizionare e si considera la menopausa un disastro inevitabile da tollerare controvoglia, si cerca ogni rimedio possibile per alleviarne i sintomi, dai farmaci a quelli alterna­tivi. Se, invece, la si considera una transizione evolutiva e una crescita piena di significati, al­lora la si può ridimensionare, io personalmente amo chiamarla la ‘’la seconda pubertà. Sta alla donna scegliere l’atteggiamento. Per far fronte ai cambiamenti della menopausa è necessario tornare indietro, per capire cosa accade rego­larmente ogni mese per circa 40-50 anni. Du­rante tutto il periodo di vita in cui una donna è fertile, qualche giorno prima il ciclo mestruale c’è un aumento di pro­duzione di progestero­ni ed estrogeni (ormoni sessuali), che poi dimi­nuiscono bruscamente al primo giorno di me­struazioni. Prima del­l’ovulazione, emozioni e atteggiamenti sono orientati verso il mon­do esterno e la donna è appagata dal rapporto con gli altri. Nella fase premestruale, inve­ce, la donna è più orientata verso se stessa, un momento di riflessione in cui corpo e anima comunicano, in cui l’inconscio è più vicino, in cui emergono bisogni, desideri e passioni nascoste. Una forma di saggezza interiore che dagli altri viene confusa per irrequietezza a volte addirittura egoismo….io lo chiamo sano egoismo e pensare a se a se stessi...per potere poi condividere.




    ACCETTARE I CAMBIAMENTI

Verso la fine del periodo di fertilità (tra i 48 e i 52 anni), prima della menopausa, c’è una fase (detta appunto premenopausa) di durata variabile, anche alcuni anni, caratterizzato dal punto di vista ormonale da una progressiva carenza di estrogeni, che comporta un an­damento irregolare del ciclo mestruale e la comparsa di sintomi (quali vampate di calore e sudorazioni notturne), similmente a quanto in postmenopausa. La menopausa è l’ultima mestruazione nella vita di ogni donna (il pe­riodo successivo si dovrebbe chiamare postme­nopausa, sebbene comunemente si usa il termine menopausa). Dal punto di vista ormonale si veri­fica un abbassamento di estradiolo (il principale ormone estrogeno dell’età fertile), che causa un innalzamento dell’ormone FSH. Si attraversa un vero e proprio tumulto emotivo. Le vampate di calore, per esempio, sono un segnale del corpo per far capire alla donna che è necessa­rio cambiare ritmo: c’è bisogno di rallentare e concedersi più riposo. Il cambiamento comporta un bisogno a dare ascolto a se stessi. Ora, tutto quello che è stato rimandato si ri­presenta: passioni, interes­si e soprattutto creatività. Quando la donna entra in postmenopausa, intuito femminile e visione d’in­sieme (un tempo accessibili solo nei giorni prima del ci­clo mestruale) sono pre­senti in modo costante, portando con sé stabilità emotiva. Si può parlare di una vera e propria saggez­za della menopausa, vista da altri ancora... come egoismo e irrequietezza… Ora ci sono tutte le condizioni per un’auto-trasformazione


EDUCARE LA MENTE

Qual è il cammino verso un atteggiamento positivo ? Come affrontare dunque i cambiamenti legati alla menopausa .

Innanzitutto coglierne l’essenza per capirne il quadro generale, anche attraverso i sintomi. Una volta esaminati questi ultimi, si può lasciare andare tutto ciò che è inutile, vecchio, negativo e nocivo. Si può fare il paragone con la crescita di una pianta: possiamo ridurle l’acqua e il nutrimento, ma se le sottraiamo la luce, muore. Allo stesso modo, i no­stri pensieri vivono perché gli diamo energia vitale e attenzione, in caso contrario muoiono. Sta a noi educare la mente.ritrovare il proprio se, darsi del tempo e quindi rallentare,circondarsi solo delle cose necessarie eliminare il superfluo,dedicare almeno 2 ore  al mese per occuparsi del proprio corpo,yoga, meditazione, attività fisica, parrucchiere, estetista,teatro cinema, thè con le amiche, shopping,viaggiare da soli o in compagnia di chi ti fa veramente RIDERE,ma soprattutto essere liberi di sentirsi se stessi e vivere ogni giorno ricordandosi del presente


SOLO ..presente ..IL QUI E ORA perché il passato è gia PASSATO il futuro DEVE ANCORA VENIRE

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